Il liquore di liquirizia è prodotto per infusione a partire dalle radici le quali vengono raccolti per estirpazione mezzo aratura generalmente dopo le prime piogge autunnali con una periodicitá di 3-4 anni per campo, tempo necessario ad ottenere una buona concentrazione di glicirrizina. Le sarcine cosi ottenute vengono portate in fabbrica, lasciate essiccare ed avviate alla lavorazione. In un primo momento le radici sono tagliuzzate e sfilacciate, poste in cestelli forati ed inseriti in estrattori (Caffettiere) ove sono sottoposte a pressione di vapore acqueo a 160 °C. Il succo estratto è concentrato in grandi pentoloni provvisti di pale meccaniche che rimestano il liquido portato ad ebollizione.



In fase di produzione del liquore il succo concentrato freddo cosi ottenuto viene immerso in serbatoi di acciaio inox contenenti acqua oligominerale, zucchero ed alcool puro per consentire la miscelazione (infusione). Si ottiene cosi una soluzione idroalcolica dal colore nero particolarmente profumata e ricca di principi attivi della radice di liquirizia. Questa miscela viene quindi lasciata riposare qualche giorno, filtrata, raccolta in un serbatoio di stoccaggio, analizzata e quindi avviata alla riempitrice per il riempimento delle bottiglie precedentemente sciacquate e sgocciolate.

La liquirizia è una pianta erbacea che cresce in modo spontaneo nei terreni argillosi del meridione d’Italia. Riconosciutale dalla antichità numerose proprietà benefiche, dalle relative radici si ricava la sostanza che è stata sapientemente trasformata in rinomate caramelline, dalle forme più variegate ed, all’occorrenza, aromatizzate in vario modo.
Il puro estratto di liquirizia è una dei migliori per gli usi gastronomici in generale, oltre che connotarlo con un sapore unico ed inequivocabile, ne fa un dopo-pasto digestivo esclusivo, da gustare all’occorrenza anche freddo: una originalità che indubbiamente stupirà i vostri ospiti a tavola.

Servire ghiacciato.